17/01/08

Xi Xi, MARVELS OF A FLOATING CITY


[Hong Kong 2007 (Urban fragment). Foto di Marzia Poerio]


Xi Xi, MARVELS OF A FLOATING CITY, The Chinese University of Hong Kong, Renditions, 1997. MARVELS OF A FLOATING CITY e THE STORY OF FERTILE TOWN, traduzione dal cantonese in lingua inglese di Eva Hung; THE FERTILE TOWN CHALK CIRCLE, traduzione di John e Esther Dent-Young


Xi Xi è uno degli pseudonimi della scrittrice Zhang Yan, nata a Shanghai nel 1938 e residente a Hong Kong a partire dal 1950. Dapprima insegnante elementare, si dedica a tempo pieno alla scrittura dal 1979. È nota giornalista e saggista oltre che poetessa, autrice di fiabe e romanzi e traduttrice. Tra i romanzi si ricorda MY CITY: A HONG KONG STORY (The Chinese University of Hong Kong, Renditions, 1993).

MARVELS OF A FLOATING CITY raccoglie tre racconti scritti tra il 1982 e il 1986, un periodo cruciale per Hong Kong che nel 1984 vide il passaggio di poteri con giurisdizione autonoma dall'Inghilterra alla Cina. In parte i racconti di questo volume rispecchiano allegoricamente l'idea del cambiamento: in MARVELS OF A FLOATING CITY, la città immaginaria ivi descritta è soggetta a mutazione e impermanenza; in THE STORY OF FERTILE TOWN, si ha una metamorfosi di un giardino in un suolo di fertilità iperbolica che produce piante di dimensioni insolite e fogge fantastiche finché esse, di colpo come erano nate, si seccano e la fertilità è spazzata via; in THE FERTILE TOWN CHALK CIRCLE, il personaggio di un lavoro teatrale che per 600 anni ha tentato di entrare in scena, come nel ciclo cinese del giudice Bao e nel CERCHIO DI GESSO DEL CAUCASO di Brecht, è conteso tra due madri che potrebbero rappresentare, nota Eva Hung nell'introduzione, il Regno Unito e la Repubblica Popolare.

Sarebbe tuttavia riduttivo confinarsi in dimensioni storico-sociali pur presenti nelle storie di questa autrice straordinaria. Ci si trova invece chiaramente nell'ambito della fiaba, del realismo magico, degli archetipi, della sperimentazione intesa modernamente.

In THE STORY OF FERTILE TOWN, lo sviluppo incontrollato della vegetazione ricorda le favole e riconduce al mondo primigenio. Lati differenti dell'archetipo femminile vengono espressi dai due personaggi della narratrice bambina e della sorella. Le simmetrie tra le due consanguinee si potrebbero rapportare junghianamente alle compensazioni della psiche. Il mondo dell'irrazionale si dipana con forza tramite la crescita della vegetazione per poi essere asportato nel finale da una pioggia poderosa, primigenia anch'essa e forse rappresentativa della razionalità e del senso di realtà. Il punto di vista fanciullesco rende magica la scrittura, con una miscela alla Marquez tra reale e immaginario; nondimeno vengono adottate le cautele della verosimiglianza, per mezzo delle quali si disvela questo "meraviglioso spiegato", come lo definirebbe forse Tzvetan Todorov, tramite gli esperimenti chimici dei cugini della narratrice.

In THE FERTILE TOWN CHALK CIRCLE, pare prevalere l'intertestualità intrecciata del modello teatrale cinese e della fonte brechtiana, tra Oriente e Occidente. Il personaggio che parla è il bambino conteso tra le due madri: la novità sperimentale di Xi Xi è dare a questo personaggio, all'ultimo momento del racconto, la volontà di essere protagonista e decidere egli stesso se dovrà essere sua madre la madre di sangue o quella adottiva, dato che la giustizia ufficiale non sembra riuscire ad assegnare un assetto risolutivo alla questione.

In MARVELS OF A FLOATING CITY (che significa "meraviglie della città fluttuante nell'aria", sospesa com'è tra cielo e terra al pari del CASTELLO NEI PIRENEI di Magritte), si alternano e si integrano il linguaggio visivo con quello della scrittura, con un metodo deduttivo squisitamente calviniano. A sinistra di ogni pagina ci sono delle illustrazioni di quadri di Magritte; e a destra si dispongono delle storie basate su quei dipinti, talora create dal proliferare delle vicende e delle descrizioni narrative legate ai quadri, talora fondate intertestualmente su altre storie (CENERENTOLA, per esempio), con un tono in parte saggistico e in parte narrativo. I capitoli di questo testo sono collegati dal fatto che tutti indicano aspetti della città fantastica cui si allude e che rimanda allegoricamente a Hong Kong, ma potrebbe essere l'archetipo di una città universale come quelle delle CITTÀ INVISIBILI, di una sede dell'immaginazione, di un conglomerato storico-mitico e di una mentalità che fa rivivere nel mondo adulto le modalità liberatorie dell'immaginazione infantile, rilanciando al contempo nella tarda modernità la funzione surreale.

È proprio da questo testo che si vuole esemplificare, proponendone un estratto in italiano; si tratta del capitolo II, intitolato UN MIRACOLO:

"Ci vuole coraggio per vivere senza radici. Così sta scritto sulla pagina del titolo di un romanzo. Per vivere in una città fluttuante, tuttavia, ci vuole più che coraggio; occorrono anche forza di volontà e fede. C'è un altro romanzo che parla di un cavaliere inesistente che non è altro che un'armatura vuota. Carlomagno gli chiede: Allora, che cosa ti sostiene? Lui risponde: la forza di volontà e la fede [1].

Sebbene questa sia una città fluttuante, la popolazione, dai e dai con la fede e la forza di volontà, è riuscita a costruire un luogo di appartenenza adatto a viverci. In appena pochi decenni, lo spirito pionieristico e il lavoro costante hanno dato frutti: la città fluttuante è diventata una metropoli vibrante e prospera.

Gli edifici saltano su dal terreno, ciascuno più alto del precedente. Sopraelevate di dispongono a cerchio sopra gli incroci stradali. I treni, come millepiedi, strisciano sottoterra e al di sopra dei sobborghi. I calcoli ai reni sono frantumati dai raggi laser; i tumori al cervello vengono diagnosticati con lo scanning. Chi si interessa alla Cometa di Haley ne può seguire le tracce nel Planetario; chi si interessa alla vita dei leoni di mare li può osservare al Parco dell'Oceano. Nove anni di istruzione obbligatoria, il welfare, le sovvenzioni per i disabili, i provvedimenti pensionistici: si è creato tutto ciò. Ci sono parecchi festival delle arti durante l'anno; e le librerie hanno sugli scaffali libri di tutto il mondo. Chi decide di restare in silenzio ha la libertà assoluta di farlo.

La gente ritiene quasi incredibile che gli edifici della città fluttuante possano fluttuare nell'aria; che i fiori della città fluttuante siano grandi abbastanza da riempire una stanza intera. La gente dice che l'esistenza della città fluttuante è veramente un miracolo".


NOTE

[1] Nel testo citato da Xi Xi, IL CAVALIERE INESISTENTE di Italo Calvino (1959), Carlomagno chiede al cavaliere Agilulfo: "E com'è che fate a prestar servizio, se non ci siete?". Egli replica: "Con la forza di volontà [...] e la fede nella nostra santa causa!" (Citazioni tratte dalla XII edizione, Torino, Einaudi, 1984, p. 12, n.d.t.).


[Roberto Bertoni]