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A cura di / Ed. Roberto Bertoni.
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ISSN 2009-7123
20/03/07
SENSO LIGURE DEI LUOGHI (UN ARTICOLO DI TULLIO PAGANO)
[Fertility on a white vacant space. Foto di Marzia Poerio]
In LIGURIA: UNA PRECARIA IDENTITÀ CONFLITTUALE ("Annali d'italianistica", 24, 2006, pp. 65-85), Tullio Pagano si richiama a un saggio di Massimo Quaini (in LE REGIONI ITALIANE DALL'UNITÀ AD OGGI: LIGURIA, Torino, Einaudi, 1994) nell'individuazione di una "Liguria visibile" litoranea e di una Liguria "invisibile" dell'interno e rurale.
Cita l'impostazione di Antonio Gibelli (nel medesimo volume einaudiano): "terra di antitesi e di contrasti [...], che rinvia alla disomogeneità, alla mancanza di unità" (p. 65); ciò si nota ad esempio nella separatezza tra le province ai due estremi di Levante (La Spezia) e di Ponente (Imperia).
Ci sono riferimenti a scritti di Italo Calvino sulla Liguria "dimenticata" dei contadini; e alle zone da lui rappresentate nel SENTIERO DEI NIDI DI RAGNO.
Vengono adottate alcune categorie interpretative di Peter Wallace Preston. In Liguria, il concetto prestoniano di "locale rappresenta il paesaggio dell'entroterra" in senso geografico e storico; "network sono i rapporti che le popolazioni delle valli appenniniche intessevano con il mondo esterno, ed in particolare con la costa. La memoria, infine, costituisce un deposito di esperienze individuali e collettive che fornisce, secondo Preston, 'the basis for the ideas of continuity'".
Nota Pagano: "Nel momento in cui [...] l'entroterra viene percepito come vuoto o come assenza, l'intero processo identitario rischia di crollare" con la "distruzione del paesaggio agrario-rurale" e la mancanza di un ripensamento dei rapporti delle zone costiere conurbate e turisticizzate col resto del territorio" (p. 67).
Il seguito del saggio, sulla base di queste riflessioni, ricostruisce aspetti dell'identità appenninica del borgo montano di Cisiano in Val Lentro, con incursioni storiche su fenomeni quali il banditismo, la povertà, l'unificazione, l'emigrazione.
In ultima analisi si ritrova una parte di sé nel "senso dei luoghi", che pare invece perduto tra gli anonimi insediamenti urbani e rivieraschi.