17/10/18

Raffaello Baldini, PICCOLA ANTOLOGIA IN LINGUA ITALIANA

["Life as an interval with people sitting for a while..." (Pisa 2018). Foto Rb]


Raffaello Baldini, Piccola antologia in lingua italiana. A cura di Daniele Benati ed Ermanno Cavazzoni. Con un’intervista all’autore. Macerata, Quodlibet, 2018

Raffaello Baldini (1924-2005) scrisse poesie nel dialetto romagnolo del suo luogo natìo, Santarcangelo. Le traduzioni in italiano comprese in questo volume sono dell’autore.

Si tratta di componimenti di lunghezza variabile, su temi universali come gli affetti e specifici come la burocrazia. Una vena risentita in certi casi e spesso ironica caratterizza invettive e domande sul perché del mondo e dello stare al mondo. L’effetto di naturalezza e spontaneità, per usare due concetti adoperati da Baldini (p. 89) e “una continua voce monologante” come la definisce Benati (p. 91) sono elementi ricorrenti.

Benati sottolinea l’importanza di Baldini nella storia letteraria: “Un grande poeta italiano che anziché scrivere in italiano ha scritto in dialetto” (p. 100); “le sue poesie […] sono un punto d’incontro tra diversi generi: quello poetico, quello narrativo e quello teatrale” (p. 101); Baldini si potrebbe paragonare a Beckett per l’“uso frammentario delle parole” (p.104).

Ci ha anche colpito, fin dagli esordi, una fenomenologia della normalità che rivela la perplessità dell’esistenza. Come in questo testo intitolato 1938 (p. 9):

La maestra di Sant’Ermete
delle volte, il pomeriggio,
si chiude in camera e accende una Giubek.
Non fuma.
Sdraiata sul letto
la guarda consumarsi.
Le piace l’odore.
Delle volte le viene da piangere.


[Roberto Bertoni]