Titolo originale The Northern
Light (1958). Traduzione di B.
Oddera, Milano, Bompiani, 1965
Il tema del
romanzo è sociale e comprende vari elementi. Domina il quarto potere,
impersonato da un gruppo finanziario potente che si serve di un emissario senza
scrupoli, Nye, e di un altro più mite, per persuadere dapprima, senza
riuscirvi, Henry Page, il direttore del serio e sobrio quotidiano locale The Northern Light, esistente da un paio
di secoli, a venderlo per incamerarlo in un gruppo di grandi dimensioni; quindi,
al rifiuto coraggioso e netto di Page, operando in modo da screditare Page e i
suoi familiari, ossia creando alcuni scandali nella speranza di metterlo con le
spalle al muro, senza esito.
Sottotemi collegati
sono la coesione della famiglia, esemplificata da quella di Page, i cui due
coniugi, pur ligi ai doveri coniugali, differiscono per temperamento e classe
sociale; la posizione della donna, messa in rilievo dalla nuora di Page, Cora,
che serba il segreto di un aborto clandestino prima di essersi dedicata con disponibilità
completa al marito; infine lo scontro di generazioni, con Page figlio che
persegue una carriera di letterato e non si coinvolge nelle attività del padre,
ma finirà col pagare di persona, tentando di uccidere Nye quando questi vuole
esporre in pubblico il segreto di Cora: fallisce l’omicidio, ma si suicida,
oppresso anche da una malattia psicologica. La tragedia salva il giornale di
provincia, ma pesa sul futuro di tutti i protagonisti.
L’etica domina
le pagine scorrevoli di Cronin. Henry Page è un personaggio che non esiste più in Occidente e che andrebbe dissepolto: “Un’intera esistenza di
lealtà e di onore, il rispetto per il prossimo e la parola data… questi
essenziali, inevitabili, esemplari valori del retto comportamento” (p. 386).
Tali qualità,
enfatizzate, sono accompagnate da un senso spiccato dell’ambiente e da una
fedeltà alla natura e alla località in cui si svolgono i fatti, nel Nord del
Regno Unito.
[Roberto
Bertoni]