[Winter dawn (Dublin 2016). Foto Rb]
Santiago Montobbio, La lucidez del alba desvelada. Málaga, El
Bardo, 2017
Canzoniere amoroso, quest’ultimo libro di Montobbio? O repertorio verbale in cui si annida la riflessione sulla poesia, che è al contempo definizione d’identità letteraria e psicologica? Situazioni quasi fuori del tempo in uno spazio rarefatto. Qui di seguito le traduzioni di due testi della raccolta.
1.
NO. NON VOLEVO QUESTE POESIE, QUESTA POESIA
tornata a cercare tra le ferite. Pure,
per il silenzio e la quiete, dovresti
avere certezze. Da me
ti discosti come nebbia.
2.
GIARDINO. MATTINO. SPERANZA.
Ciò che sei in me
come musica, canti.
Vita che come in sogno
raggiungi per il mio cuore.
Un porto. Vento. Poesia.
Sei l’unico canto,
sei l’unico sogno. Ecco
il verso disposto per te. Sei tu
il giardino, un mattino. Speranza.
Su cui canti. Come tremito
o luce interiore. Ben dentro.
Là dove nasci come giardino e mattino.
Là dove canti come speranza.
Sono un sembiante di te le poesie.
[Traduzioni in italiano di Roberto Bertoni, tratte
dalle pp. 107 e 131 del volume in spagnolo]