[Circle at a Hong Kong Art Gallery, 2016. Foto Rb]
Li Xingdao, Il cerchio di gesso. Titolo
dell’edizione in lingua francese: Hoeï-lan-ki: Ou, l’historie du cercle de
craie, drame en prose et en vers. Traduzione dal cinese verso il francese di S.
Julien. Londra, Oriental Translation Fund, 1832. Public Domain Reprint (USA)
Scritto durante il periodo della dinastia Yuan
(1259-1368), ha rappresentato uno dei testi teatrali cinesi conosciuti in
Occidente; più nota che con altri l’intersezione col Cerchio di gesso del Caucaso di Brecht, che modifica un aspetto
dell’intreccio, attribuendo il figlio nel finale alla madre del cuore, come nel
testo originario, che però in Brecht non è la madre biologica; e spostando
l’ambientazione dalla Cina al Caucaso; nondimeno accreditando la fonte nel
testo tramite le parole del personaggio denominato Cantore, che alla
domanda di un anziano “È una delle
vecchie leggende?”, risponde: “Molto vecchia. Si chiama Il cerchio di gesso e viene dalla Cina. Noi la eseguiremo,
naturalmente, in una versione modificata” [1].
Il testo di Li si incentra sui motivi del raggiro, della rivalità tra la prima moglie e una concubina,
l’amore materno, la famiglia in generale e la corruzione contrapposta alla
dirittura morale. Piuttosto attuale, in tal senso.
Il Signor Ma riscatta Hai Tang, una giovane cortigiana; e la prende come seconda moglie, avendone un
figlio. Cinque anni dopo, la
Signora Ma trama alle spalle della fedele e onesta Hai Tang e del marito per fuggire
con un amante di nome Chao, corrotto segretario di Tribunale che progetta
con la Ma di assassinare il Signor Ma. Raggirando la ragazza, la prima moglie
le fa donare dei vestiti al fratello spiantato Chang Lin, poi calunniandola col dire che li ha regalati a un amante e suscitando
cosi l’ira del marito verso la seconda sposa, infine facendo dalla medesima
portare all’uomo un brodo che la Ma ha di nascosto avvelenato e che provoca la morte del Signor Ma. Totalmente innocente, Hai Tang viene
condannata a morte, mentre la Signora Ma cerca di impadronirsi del figlioletto
della sposa più giovane per poter, per suo tramite, ottenere l’eredità del
marito deceduto. Solo per l’onestà del giudice Bao Ching e la testimonianza del
fratello della seconda moglie, le cose infine si risolvono a favore della
verità. Il giudice sottopone le due donne alla prova del cerchio di gesso,
imponendo loro di tirare, ciascuna dalla sua parte, il figlio; ma la vera
madre rifiuta di farlo per non ferirlo, rivelando così la sua buona fede. Chang Lin la scagiona dall’accusa di avere tradito il marito, rivelando che le
vesti erano state regalate a lui, non a un presunto
amante. La punizione dei colpevoli è esemplare: alcuni condannati a morte,
altri esiliati in terre lontane.
È un lavoro teatrale in parte in prosa, in
parte in versi e cantato. Tiene alla prova del tempo. Esprime valori
universali.
[Roberto Bertoni]
[1] Brecht, B., Il cerchio di gesso del Caucaso, in I capolavori, Vol. II, Torino
Einaudi, 1998, p. 377.