25/02/17

Susan Point, SPINDLE WHORL



[Natural archaic shapes with water, and modernity in the guise of boats (Vancouver 2017). Foto Rb]


Spindle Whorl, mostra di opere di Susan Point. Vancouver Art Gallery, dal 18 febbraio al 28 maggio 2017

Il titolo della mostra, una retrospettiva dell’artista Susan Point, nata nel 1952, di etnia Mosqueam, si riferisce alla forma, funzione e significato metafisico del fusaiolo, oggetto definito dal dizionario Treccani “Ciambellina o pallottola bucata nel mezzo, di materia pesante, che, nella filatura a mano, s’infila nella cocca inferiore del fuso per mantenere l’appiombo e farlo così girare più regolarmente”. Point lo esplicita in quanto utilizzato nell’attività materiale e nella dimensione spirituale Coast Salish, relativa agli insediamenti aborigeni della zona di Vancouver.

Il fusaiolo di Point è memoria di una civiltà, di un tempo biografico anteriore a quello attuale dell’artista e simbolo che si ripete all’infinito nella produzione dagli anni Ottanta in poi, coniugandosi coi colori e le forme degli animali totemici, la rana allegorica della Terra, la serpe allegorica dell’acqua. I colori sono moderatamente vivaci. Le partizioni sono spesso a petalo in questi oggetti lignei, vitrei o dipinti su tela o carta, con un centro definito e di dimensioni variabili. 

Talora quadrati, talora circolari, sono sempre somiglianti, su un piano meno determinato geograficamente e più junghiano, al mandala (si vedano le illustrazioni disponibili online), sia come elemento archetipico culturale, sia come rappresentazione del Sé, o complessità delle componenti della personalità, che nel caso di Point sembrerebbe coincidere con un ricongiungimento con lo spirito dell’etnia di provenienza e con un equilibrio interiore, mentre si fondono nelle sue opere il design tradizionale e la modernità del tratto e della stilizzazione in un insieme estetico armonioso.

È una mostra notevole e di interesse tanto artistico quanto antropologico. Si tiene in una Vancouver che crede ancora, fortunatamente, nel multiculturalismo aggredito da più parti in America del Nord e in Europa.

[Roberto Bertoni]