Contributi di Wendy Bottero, Ketherine Davies, Gemma Edwards, Anna Einarsdottir, Jennifer Mason, David Morgan, Carol Smart, Dale Southerton, Becky Tipper. Houndsmills (Basingstoke, Hampshire, UK), Palgrave MacMillan, 2011
Viene messa a fuoco in questo volume l’importanza del concetto e delle manifestazioni della vita personale nella società contemporanea.
Il panorama teorico è quello delle configurazioni sociali ed ideologiche come costrutti determinati dal periodo storico e dal contesto socioculturale, per cui i valori e i comportamenti si modificano e acquisiscono nuovi significati.
Obiettivo politico è il pensiero di pensatori come Bauman, Beck e Giddens in quanto pare agli autori di SOCIOLOGY OF PERSONAL LIFE che essi abbiano troppo insistito sull’individualizzazione nata dalle trasformazioni che si collegano alla tarda modernità e sulla detradizionalizzazione delle strutture familiari, della vita associata e dell’esistenza privata. Personalmente riteniamo che questi autori abbiano invece individuato con precisione e acume proprio uno dei fenomeni fondamentali del periodo in cui tuttora viviamo; e che la crisi della famiglia e delle solidarietà sia tradizionali che politiche di sinistra, vive in vari paesi dell’Occidente fino a pochi decenni fa, si sia veramente incrinato. Sarà invece vero che una visione esclusiva dei processi di individualizzazione porterebbe a non vedere l’importanza tuttora reale di strutture come la famiglia, il gruppo amicale, le istituzioni relazionali, sebbene essi si siano modificati, assunto cui non credo che i pensatori sopra citati obietterebbero. Quindi pare che la polemica sia piuttosto infondata, mentre al contrario i singoli contributi di questo volume sono in sé piuttosto interessanti e utili.
Il personale viene “costruito socialmente” ed è collegato al contesto in cui si attua (Morgan, p. 12); ha una validità anche politica, originandosi dal femminismo e comunicandosi in seguito alle ideologie di vario tipo (Edwards, 147-59). Anche le emozioni si possono definire come “costrutti socio-culturali anziché sentimenti innati” e svolgono un ruolo essenziale nella cultura in cui emergono (Smart, 35). La concezione della parentela si è modificata e probabilmente è oggi più soggetta alla scelta emotiva che al senso di dovere del legame precostituito del passato (Mason, p. 68). Anche la maniera di gestire le amicizie è cambiata, come appare tra l’altro dagli strumenti per comunicare con gli amici messi a disposizione da Internet (social networks), nondimeno si tratta di integrazioni e non di sostituzioni del fare e portare avanti le amicizie (Davies, 72-83).
Una serie di saggi, insomma, utili e di interesse non solo per gli specialisti.
[Roberto Bertoni]