19/10/10

Cho Chong-Rae, THE LAND OF THE BANISHED


[The past visible just as a (bottom-left) detail (Seoul 2010). Foto di Marzia Poerio]


Cho Chong-Rae, THE LAND OF THE BANISHED. Traduzione di Chun Kyung-Ja. Seùl, Korean Literature Translation Institute, 2001.

Nato nel 1943, Cho Chong-Rae è autore noto di romanzi e racconti. In questa narrazione di poco più di 86 pagine, costruita con la corposità e i dettagli di un racconto, ma sospinta sull'arco temporale di un romanzo storico, lo scrittore torna su uno dei suoi nuclei, la guerra di Corea, tragedia di perdite umane, conflitto arduo tra Nord e del Sud del paese e tra opposte ideologie, come è vissuto attraverso le vicende del protagonista del racconto; e meno, invece, orientato sulla partecipazione degli eserciti stranieri.

Il punto d'inizio, che guida il lettore all'interno del flusso di memorie ed emotività, oltre che di azioni, del protagonista Mahn-Seok, è la sua seconda vita, un ulteriore fallimento: si è risposato con una donna che, scoperta l'entità della povertà e l'infelicità completa del marito, è fuggita con un altro; Mahn-Seok consegna il figlioletto a un orfanotrofio.

Da varie pergerinazioni si scopre gradualmente che è sotto identità falsa e non può che dedicarsi a professioni umili che non richiedano indagini anagrafiche. Era infatti, da giovane, un rappresentante comunista in un villaggio del Nord, istigatore di processi sommari contro i dissidenti. Uccisa la prima moglie e l'amante di lei per gelosia, era fuggito nel Sud.

Sapendosi ora malato, decide di andare a morire nel paese natìo, in cui scopre, alla vigilia del decesso, di essere stato dimenticato. I compaesani lo credono morto da molto tempo; e non lo riconoscono più, tanto è cambiato anche fisicamente. Frattanto la famiglia dei feudatari che aveva perseguitato in gioventù ha ripreso in forme diverse peso e potere nella società ricostituita; perciò, se Mahn-Seok uscisse allo scoperto, verrebbe punito.

Questo nóstos è percorso da densità di riferimenti storici, esposti tramite i pensieri del personaggio principale e da descrizione degli ambienti e rivelazione sobria, lenta dei fatti.

L'errore commesso si intreccia con la tragedia della Corea e con l'universo atroce della guerra e della perdita di vite umane: "[...] the bad fortune, even once, of witnessing people killing and being killed is more than anyone should bear in a lifetime" (p. 84).

Lo spessore umano di Mahn-Seok consiste soprattutto nel fatto che l'autore fornisce i dati delle sue mancanze dall'angolazione del protagonista; le motivazioni e l'indagine sui perché e i come sembrano dominare sul giudizio. La vita che Mahn-Seok ha condotto dopo la fuga è stata come un contrappasso; il passato lo perseguita per sempre.

Il caso di Mahn-Seok, quindi, si presenta con la secchezza e l'enigmaticità che presuppongono le "questioni private", per dirla alla Fenoglio (cui questo racconto ha mentalmente ricondotto durante la lettura), nel centro complesso delle difficoltà storiche, sociali, politiche.


NOTA

Tra le recensioni in lingua inglese, cfr. quella di C. Montgomery.


[Roberto Bertoni]