09/05/10

Marina Pizzi, L’INVADENZA DEL RELITTO, 2009 [60-61]


["There were footprints rather than eyes on the edge of frost". Foto di Marzia Poerio]

60.

in mano alla natura dello sterpo
campare sfinge della morgue
il sortilegio granitico dell’essere
elegia del tino senza vino.
guerra del sale la bastonata
incrinata ruggine contro il talismano
elementare chiocciola di niente.


61.

addosso finirà questa condanna
espressa dalla vanga dell’ossesso
quando si muore con la bocca aperta
voragine del giro fatto abisso
occhi sospesi in argine di gelo
appena sull’agone di penombra.
bravura del silenzio stare in fasce
per ordinare una politica di vento
e di soqquadro andarsene senza bivacco.
la perla della resina è l’eclissi
segnata dalla coltre della fossa
un adulterio panico la terra.
a crudo la mestizia del sarto inabile
quasi un calore fosco di progetto
verso la siepe in fioritura d’estro.
la luna sotto peso è irascibile
botanico lo sguardo del morente.


Le sezioni 1-59 dell'INVADENZA DEL RELITTO sono state pubblicate su "Carte allineate" in data 3-11-2009, 15-12-2009, 19-1-2010, 3-2-2010, 3-3-2010, 7-4-2010.