15/03/10

Maharishi, LA SCIENZA DELL'ESSERE E L'ARTE DI VIVERE


[Perspectives towards Enlightenment. (London, 2009). Foto di Marzia Poerio]


Roma, Astrolabio, trad. di G. Fiandri, 1970 (2010). Edizione originale SCIENCE OF BEING AND ART OF LIVING: TRANSCENDENTAL MEDITATION (1963), riveduta dall'autore nel 1966, Londra, Francoforte, Ginevra, Oslo, Los Angeles, Rishikesh, Toronto, International S.R.M. Publications


Figura controversa Maharishi Manesh Yogi (1917-2008), fondatore della meditazione trascendentale, non solo una tecnica ma un movimento con filiali in varie parti del mondo; ispiratore persino una città basata su principi compatibili con la sua filosofia negli Stati Uniti [1]; noto in Occidente negli anni Sessanta per essere stato maestro spirituale dei Beatles e di personaggi hollywoodiani come Mia Farrow; yogi milionario e imprenditore di successo.

Nondimeno, se si prescinde dalla biografia, che non appare in tutto coerente con l'ascetismo, resta l'opera, che rappresenta, al pari di quella di Aurobindo e Osho, uno dei tentativi di aggiornare alla realtà del mondo contemporaneo gli insegnamenti dello yoga e della meditazione.

LA SCIENZA DELL'ESSERE E L'ARTE DI VIVERE è un po' la summa del pensiero di Maharishi.

La prima parte del libro mette in relazione il concetto di energia tanto nelle religioni indiane che in nella fisica moderna. Designa un'"energia pensiero" e la chiama "lo stato dell'Essere" (p. 18). L'Essere è "la realtà suprema di tutto ciò che fu, è o sarà", è “eterno e illimitato, la base di tutta l'esistenza fenomenica della vita cosmica; è l'origine di ogni tempo, spazio e causalità", è "la vita, l'esistenza" (p. 19). L'Essere è collegabile al Brahman delle UPANISHAD, alla legge cosmica (dharma).

Per Maharishi il prana è "l'espressione dell'Essere che si manifesta" (p. 29). La mente è "il prana integrato con l'influsso del karma" (p. 31). Sebbene karma (azione) e Essere abbiano nature distinte e incompatibili fra loro, "è possibile potenziare il karma con la beatitudine dell'Essere". Una delle integrazioni della filosofia classica nella società attuale è l'idea che non sia necessario un ritiro completo dal mondo: "l'uomo può agire nel mondo con tutto l'interesse possibile e può, contemporaneamente, vivere nella coscienza divina, unendo i valori dell'esistenza assoluta e relativa" (p. 37).

L'argomentazione si dipana nel seguito del volume con indicazioni su come acquisire il contatto con l'Essere e l'illuminazione tramite la meditazione trascendentale e una precettistica etica che invita a rivolgere il pensiero verso ciò che è giusto, in armonia con se stessi e l'ambiente; e a tener conto delle conseguenze delle azioni su sé e sugli altri.

In tale contesto, la vita è interpretata secondo un orientamento religioso: "la vita è la luce di Dio, l'espressione della divinità" ed è "un torrente di esistenza, intelligenza, creatività, purezza, beatitudine" (p. 53).

La trasformazione interiore dovrebbe consentire di accogliere "solo i pensieri giusti" (p. 59). L'ambiente è creato da chi in esso agisce e "la tecnica per ricevere aiuto dall'ambiente sta nella nostra attitudine a dare" (p. 75). Da ciò consegue la necessità di perdonare le offese, agire per il meglio, praticare l'altruismo in quanto vantaggio non solo per gli altri ma anche per sé.

Non mancano indicazioni anche di carattere alimentare nonché relative al consumo di sostanze dannose come l'alcol.

La liberazione dall'influsso negativo del karma è il contatto con l'Essere: "permettendo alla mente di raggiungere l'Essere è possibile creare una situazione interiore mediante la quale potremo sempre produrre buoni influssi per noi stessi e per l'intero universo" (p. 112).

Di per sé gli elementi del pensiero di Maharishi aggregano aspetti indù e buddhisti, invitando a non sfuggire alla praticità del quotidiano pur restando in collegamento con l'entità metafisica. Mutano così alcuni dei concetti classici dello yoga e della meditazione, mentre ne vengono recepiti alcuni dei messaggi caratterizzanti.

Forse per una necessità di identificazione psicologica con quanto è oggi scomparso, il silenzio, la natura armoniosa, l'anima del mondo, Maharishi ha attirato tanti adepti.


NOTE

[1] Cfr. Vedic City.


[Aurelio Devanagari]