07/11/09

Cecilia Rofena, RINTOCCHI, MISURAZIONI, RITMI


[Stony sea. Foto di Marzia Poerio]


1.

RINTOCCHI
(Liguria)

Odore di mare per strade
chiuse da torri di pietra
umori e mirti alle finestre,
misti ai profumi della terra
frasi e sguardi attardi.

Persiane dischiuse
alla salsedine di sguardi
indiscreti così vicini,
vie strette fuse
bocche e borghi liguri

scambiano muti salmi
sicuri tra portici bianchi e neri
misteri, l’esterno ti sfiora
l’esser presi e coinvolti
all’interno di vicoli contorti

volti osano alzare gli sguardi
fino alle torri rivolti,
anche se è buio del mare
ad avere ragione
e albergo di un unico albeggiare

è annerire immenso
richiamo ad altro stato:
incanto o vanto di solitudine

è sempre per suo grande amore
che si perdona e si scrive
in limine


2.

MISURAZIONI

Un giudizio possedere
soglia dove riflettere
sentimenti a sensi desti

orto aperto, seguito il maestro
da cui impari il dubbio
concreto del gesto.

S’impresta alla vita un senso,
donando e lasciando
un poco di sé

traversando il varco dei Campi Elisi
raccogliendo frutti dei nostri Avi
per notti future d’inverno.

Sentenze discrete del destino,
mosse segrete, corre la mano
sapiente traduce i pensieri in passi

nel ritmo di dirti l’ignoto
motivo che ti spinge:
ti fermi nel luogo scelto

ma il moto ti spinge avanti
più avanti, distanti i motivi
e il finora che ti volge al meglio

non si scuora
porta con sé il ricordo
dove il gesto ha il coraggio del meglio

rinuncia alla rinuncia
e passaggio rischioso
ha sempre la meglio


3.

RITMI

era prezioso ogni istante
ogni volto e voce
corrente di slancio

in alto portato oltre
ad altro confine nome
incontro nel vento

ogni gesto ulteriore
coraggio di andare
in fondo all’essere

superfici d’azione
e di nuovo mistero
scoperto al margine

del dono intelligente
noto splendore
benefici del ricordo vergine,

vertigine è sapere
senza dimenticare
la nostra origine

guardando indietro
fin dove si può arrivare
e forse anche oltre

il nostro argine