1970. Basato sul romanzo omonimo di Sunil Ganguli. Con Krishna Bose, Dhritiman Chatterjee, Kalyan Chowdhury, Indira Devi, Soven Lahiri, Pisu Majumdar, Debraj Roy, Joysree Roy, Sefali
Ambientato a Calcutta, PRATIDWANDI narra le vicende di Siddartha, un giovane bengalese che ha dovuto lasciare la Facoltà di Medicina al secondo anno per problemi economici ed è in cerca di lavoro.
Non ottiene i posti per cui fa domanda all'inizio della pellicola perché alla domanda della commissione, a un colloquio per un lavoro, su quale sia l'evento più importante dell'ultimo decennio, invece dell'attesa risposta (lo sbarco sulla Luna), risponde la guerra del Vietnam e richiesto di elaborare, prendendo le parti dei Vietnamiti, è scartato in quanto comunista; e alla fine del film perché, ridotti i candidati di un altro colloquio per un lavoro in una stanza soffocante e in piedi, si ribella, chiede per i giovani da interrogare un trattamento umano, dà in escandescenze e viene espulso, dovendo infine accettare un posto in provincia, lontano dagli affetti familiari e dalla ragazza di cui si è innamorato, Keya, alla quale però scrive con la speranza che lei lo attenda.
Nel frattempo abbiamo visto i rapporti tesi di Siddartha con il fratello di sinistra e la sorella che accetta compromessi pur di lavorare come segretaria personale di un uomo d'affari; i rapporti col partito comunista; soprattutto la città di Calcutta nella sua ripresa di tipo neorealista, da un lato, con la camera che carrella su volti di strada, attività artigianali, interni poveri, e dall'altro alterna lo spaccato sociale con i sogni del protagonista, resi da un bianco e nero in negativo.
Film di ottima qualità visiva e documentaria, ben interpretato, vicino alle estetiche europee degli anni Quaranta e Cinquanta quanto alle ambientazioni nazionali e con un tono marcato di denuncia.
[Renato Persòli]