25/07/09

Robert Zaller, ISOLE


[The island of Palmaria seen from La Serra. Foto di Marzia Poerio]

1.

THE ISLANDS APPEAR

In the evening the islands appear
faint blue incisions on the parchment of night
coming each day to live their hour
between the red sun's fall and the evening star.
Sea and sky are perfect,
the dying sun marries them.
Pure volume, lucid height.
Yet without islands there is no solace.
Born under the plunge of the sun, their frailty,
like ours, dies with the light.
Their single flaw makes distance real.
They are the riddle that solves the night.


APPAIONO LE ISOLE

Di sera appaiono le isole
incisioni di un lieve azzurro sul papiro della notte
che vivono ogni giorno la loro ora
tra Venere e la caduta del sole infuocato.
Perfetto il mare, perfetto il cielo
mentre il sole morente li sposa.
Volume puro, lucido slancio.
Eppure, senza isole non vi è riposo.
Nate sotto il tuffo del sole, la loro fragilità,
come la nostra, muore con la luce.
Il loro solo torto rende vera ogni distanza.
Sono loro l'enigma che schiude la notte.


2.

BEFORE ISLANDS

The fret of motion
stirs the world
to being.
The gull's eye,
that never sleeps,
is its centerless center.
It sees hunger,
feigns a mouth.
Hunger is aloft,
an eye, a beak,
raging at the sea.

All this was before islands,
before the first cliff
that shouldered up
and snagged the sky.


PRIMA DELLE ISOLE

L'inquietudine del moto
scuote il mondo
verso l’essere.
L'occhio del gabbiano
che mai s'addormenta
ne è il centro senza centro.
Vede la fame,
finge una bocca.
La fame aleggia,
un occhio, un becco,
furibondi col mare.

Tutto questo era prima delle isole,
prima della stessa scogliera
che si prese sulle spalle il cielo
e se ne impadroni'.


3.

AFTERNOON OF THE ISLANDS

It's the hour of erasure
when blue flows into blue
the sun strikes us dumb
the horizon wavers
the birds disappear.
Nothing survives
the crush of being
but there an island rises
gray cape on a matador's point
another and another
like constellations coming out at night.
The light won't win today
nor the dark
as long as the islands
cast javelins at the sky.


POMERIGGIO SULLE ISOLE

È l'ora in cui tutto si cancella
quando l'azzurro confluisce in altro azzurro
il sole ci rende muti
l'orizzonte oscilla
svaniscono gli uccelli.
Niente sopravvive
al crollo dell'essere
ma oltre sorge un'isola
punta della mantella grigia del matador
e poi un'altra, e ancora un'altra
come costellazioni che spuntano di notte.
Oggi non vincerà la luce
e nemmeno il buio
fin quando le isole
lanceranno giavellotti contro il cielo.


4.

KEROS

Gulls describe a cliff
weaving it back and forth
with the strong thread
of a sail

A surf of hills
makes its lunge
against a wilder blue

They say a goatherd
lives on Keros, or a monk.
I like to think
he is the harpist who plays
the mad music of the wind.


KEROS

I gabbiani tracciano la scogliera
avanti e indietro la tessono
col filo forte
di una vela

Una mareggiata di colline
si avventa
contro l'azzurro selvaggio

Dicono che un pastore di capre
viva su Keros, o forse un monaco.
A me piace pensare
che sia il suonatore di arpa
che mette in musica
la follia del vento.


5.

THE REHEARSAL

Dawn. The first cast of silver
on the bare blue shield
the islands rough-shouldering
themselves into the sky
the first gull hunting the wave
the sun's angry eye
setting watchfires on the sea.
Gold hastens to the rock.
It is all one chord of light
struck from the silent gong,
rehearsing another day.


INCIPIT

Alba. La prima cascata di argento
sullo spoglio scudo azzurro
le isole che sgomitano
per un posto nel cielo
il primo gabbiano a caccia dell'onda
l'occhio irato del sole
che appicca incendi sparsi sul mare.
La roccia in fretta s'indora.
Tutto è un solo accordo
di luce, muto incipit
delle prove di un altro giorno.


[Traduzioni di Anthony Molino]



ROBERT ZALLER - poeta, traduttore, e critico letterario – è autore di quattro libri di poesia, di cui ISLANDS (ISOLE), Boston, Somersett Hall, 2006, da cui sono tratte le poesie qui pubblicate (dale pp. 13, 14, 21, 27 e 28 del volume).

Zaller è il più recente professore di storia alla Drexel University di Filadelfia (U.S.A.), nonché membro della Royal Historical Society, ha tradotto in inglese - assieme alla moglie, la scrittrice greca Lili Bita - le poesie scelte di Nikiforos Vrettakos.


ANTHONY MOLINO è psicoanalista e pluri-premiato traduttore di letteratura italiana negli Stati Uniti. Ha tradotto in inglese sei libri di poesia - di Valerio Magrelli, Lucio Mariani e Antonio Porta –, nonché commedie di Manlio Santanelli (USCITA DI EMERGENZA) e Eduardo De Filippo (NATALE IN CASA CUPIELLO). Vive e lavora in Italia.