23/06/09

Alan Moore e Kevin O'Neill, THE LEAGUE OF EXTRAORDINARY GENTLEMEN


[Three metal horses (London, 2009). Foto di Marzia Poerio]

Alan Moore e Kevin O'Neill, THE LEAGUE OF EXTRAORDINARY GENTLEMEN. Vol. 1, Londra, Titan, 2000

Antonia Byatt, Daniel Mason, Sarah Waters, tra altri, hanno dedicato romanzi di qualità all'Inghilterra vittoriana, con una lettura in parte decostruttiva, nevrotica, degli interstizi del conscio e dell'inconscio collettivo, il che non stupirà non solo perché si tratta di uno dei periodi storicamente più floridi dell'Inghilterra, ma anche per la produzione letteraria di quel periodo, da cui provengono tanto Carroll quanto Dickens, il lato solare e i lati più oscuri, nonché vari personaggi del romanzo popolare.

Sono questi ultimi, assieme a un fantomatico agente segreto Campion Bond, i protagonisti del romanzo illustrato da O'Neill con testo di Moore e ambientato appunto nell'Inghilterra vittoriana, nell'anno 1898: Mina Harker (Murray) proveniente dal Dracula di B. Stoker, il Capitano Nemo di J. Verne, l'avventuriero Allan Quatermaine tratto dai romanzi di H.R. Haggard's, l'uomo invisibile ideato da H.G. Wells, il Dr Jekyll alias Mr Hyde di R.L. Stevenson, Moriarty e Holmes (quest'ultimo in absentia) di C. Doyle.

Non solo la scelta dei personaggi, ma anche il linguaggio adoperato, è letterario e ripercorre gli schemi di parola e alcuni stilemi e frasi colloquiali dell'epoca, in un inglese leggibile e netto.

La cerchia intertestuale dei personaggi in parte rispetta i modelli, esagerando, come è appropriato in un fumetto, certi loro tratti: così la severità da istitutrice e insegnante di buone maniere di Mina (che ha qui divorziato da Harker, riassumendo il cognome da single, e porta una sciarpina intorno al collo senza rivelare il perché, ma il lettore di Stoker sa ad ogni modo che è stata morsa diverse volte da Dracula ed è comprensibile che in questa storia non ne voglia parlare…).

Siamo in un mondo di doppi già nei nomi dei personaggi, ma tanto più essi si delineano come combattuti tra opposte tendenze. Moriarty, in particolare, è alle dipendenze del servizio segreto; e commenta in effetti il suo doppio ruolo con il suo aiutante Bond: "Il servizio segreto mi ha creato, mi hanno assunto fin dai tempi dell'università"; e si domanda: "dirigo un servizio di spionaggio recitando la parte del malvivente, o al contrario sono un malvivente che posa da dirigente dei servizi?"

Forse entrambe le cose, più probabilmente, nel dipanarsi delle vicende, una spia che sgominando il potente avversario e capomafia cinese che domina sull'Est di Londra, diventerà più potente. Per conseguire il suo scopo incarica, senza che sappiano di essere sul suo libro paga, i personaggi di cui sopra, affinché rubino al cinese la cavorite (il minerale antigravità del romanzo First Men in the Moon di Wells), con cui, costruito un ordigno volante, si avventerà sul nemico. I nostri eroi scoprono il complotto e lo sventano.

C'è una connotazione moderna, naturalmente, in questi redivivi dei romanzi ottocenteschi; e si manifesta nel loro agire insieme come i supereroi del cinema attuale, in certi momenti di violenza con spargimento di sangue e in altri aspetti dell'intreccio.

Le illustrazioni sono dettagliate e ben eseguite, con colori pieni, di tipo piuttosto georgiano, ricordano i pastelli accesi delle pareti delle case inglesi di quel tempo. Primi piani non infrequenti, infine, e notti londinesi con il blu e il grigio.

Abbiamo letto volentieri questa storia, cui hanno fatto seguito altre due puntate prima che gli autori decidessero di passare ad altro. Frattanto ne è stato tratto un film con Sean Connery tra gli altri protagonisti...


[Renato Persòli]