11/03/09

Lucetta Frisa, TRE INEDITI DA BASSO CONTINUO


[Laura Ford, Pesci uccelli]


1.

SHEHERAZADE (RIMSKI-KORSAKOFF)

su questo divano d’occidente
conversiamo la notte di poesia
non andare al lavoro domani
non lasciarmi qui sola
a scansarmi dal mondo e dal tempo
è solo una pausa lo so
per riprendere il filo dei suoni
dopo cena domani anche se
il violino ci prende in giro
ed ora per noi la dolcezza
ha venature d’ironia.
Siamo due acchiappavento
che si guardano fisso negli occhi
a sostenere
la gravità delle parole la terra
della nostra ostinazione
ma battendo i mobili
con le mani squillando
chiavi e campanelli
i toni diversi dei metalli
battendo i piedi sul pavimento
cambiando scarpe
scambiando carezze
spogliandoci
ecco il mondo degli uccelli
dentro la stanza e si canterà
si volerà
fino a…


2.

PUT THIS FIRE OUT (TONY CHILDS)

la casa è ancora intera
anche se quando esco dimentico dove sto andando
il cellulare l’appuntamento l’orologio li odio tutti
ma i muri stanno fermi
mi legano come cellule di un vaso.
Come bruciarlo?
Ho paura dei fiammiferi e delle candele impazzite.

Help me please to stop
This fear in motion
These circles turn me
Someone help me put this fire out
Yes they hurt me
Yes they turn me
Someone help me put this fire out.

La morte della casa per fuoco è innaturale:
che sprofondi
si unisca alla terra come sua creatura
un fiore marcio un’ala rotta
diventi quello che è già stata.

Innocence is lost on the small
Mama said early, early on
But what was visibile to me in my dreams
Is that the pain was all
I could ever see.

Mi commossi quando
la casa della strega si mise a bruciare.
Hansel e Gretel fuggivano via adulti.
Ma la strega chi era ? E la casa
c’era stata o no?


3.

ABÎME DES OISEAUX (OLIVIER MESSIAEN)

dalle prigioni
si guardano volare gli uccelli :
dentro di noi una stanza
sigillata al buio
non si apre.
In una parte della mente
altre leggi o nessuna,
altre terre senza acqua e ossigeno
fra nebulose.
È l’abisso degli uccelli?
Stanotte
nel cielo caldo
i punti delle stelle
sembrano mosche intorpidite
o uccelli in posa a luccicare
in un’altra gabbia.
Si suona nel lager ma nessuno vola
e quaggiù un velo di rete
ci allontana dall’orrore e noi
noi si aprirà le dita
per segnare l’ombra delle ali
nelle fosse del silenzio
perché gli uccelli la vedano.