31/10/08

Nanni Balestrini, SANDOKAN. STORIA DI CAMORRA

Torino, Einaudi, 2004.


"Non tornerò mai più al mio paese", conclude la voce narrante di questo racconto documentario, un ragazzo della zona di Casale, nel Casertano, testimone delle vicende di camorra che hanno visto verifcarsi il conflitto per il potere e il controllo da parte del clan Bardellino, che sconfissero inizialmente i Cutolo, e poi venne sostituito dal caln Schiavone, di cui Sandokan (soprannome di Francesco Schiavone) è rappresentante.

Balestrini rende la complessità dei fatti e delle vicende con chiarezza e lucidità: la situazione del paese degradata e caratterizzata dalla violenza e dalla sopraffazione; la vita quotidiana scossa; l'apparente inesistenza delle convenzioni comuni del vivere civile; il crescere degli affari della criminalità organizzata dall'intermediazione sociale degli anni Cinquanta, al contrabbando e alla droga degli anni Settanta, alla crescita su scala internazionale degli ultimi decenni con introiti depositiati in Giamaica, accordi con mafia siciliana e criminalità estera, espansione dei traffici.

L'ottica consueta dello scrittore milanese, con capoversi incasellati di seguito come strofe di un componimento in prosa, senza segni di interpunzione, qui è, più che un'eredità della sperimentazione degli anni Sessanta, una mimesi del parlato che dà autenticità al racconto, lo organizza in modo logico e attendibile. È tale strategia compositiva a consentire una maggiore partecipazione nel lettore che si trova di fronte una testimonianza credibile sebbene fittizia su fatti invece realmente accaduti.

Si veda infine su questo libro una recensione accompagnata da un'intervista di Roberto Saviano all'autore col titolo SANDOKAN EROE A CASO.


[Rberto Bertoni]