Titolo originale cinese 四世同堂 (1949). Traduzione francese di Jing Yi Shao,
Quatre générations sous le même toit (1998), Trebaseleghe, Mercure de France,
2013, Vol. I
I quattro volumi i questo romanzo
di vaste dimensioni si dipanano tra il 1937 e il 1942. Il primo volume copre il
periodo che va dall’occupazione giapponese di Beijing nell’agosto 1937 al
massacro di Nanchino nel dicembre dello stesso anno.
Il sentimento nazionalista antinipponico,
la coscienza di avere perso l’indipendenza, le condizioni di vita precarie nella
capitale occupata, resistenti e collaborazionisti, l’arresto e la tortura di
due personaggi chiave, la morte di altri due, la fuga verso la guerriglia
comunista del più giovane della famiglia Qi, rappresentano il nodo tra destini
individuali e la tragedia storica che colpì il paese.
Su un piano intrecciato e parallelo si svolgono le
vicende private: le ambizioni della famiglia Guan di ex funzionari di stato che
si inseriscono della nomenclatura giapponese; le trame di Ruifeng Qi e della
moglie Crisantemo per ottenere un posto di funzionario a scapito dell’onore
nazionalista, il lutto dell’anziano Qian per la perdita del figlio e la sua ira e
sensibilizzazione politica dopo l’arresto e la detenzione; ma anche gli amori
delle due sorelle Guan Zhaodi e Guadi, la seconda promessa sposa in un
matrimonio di convenienza, e la prima meno prona alle volontà dei genitori e più
indipendente nella scelte sentimentali.
La narrazione di svolge con minuzia di particolari,
in parte relativi all’ambiente geografico e antropologico del vicolo in cui risiedono
le famiglie protagoniste, un tipico hutong
pechinese; e assimilabile, se si volesse portare avanti un’operazione comparativa
per l’interazione di persone e classi sociali, al Quartiere di Pratolini.
Ora prevale la narrazione in terza persona, ora la
resa della voce interiore dei personaggi, quello che in Occidente verrebbe
denominato discorso indiretto libero.
[Roberto Bertoni]