Quarto d’Altino (VE), Nomansland, 2017
Sono poesie scritte
nel corso di quarant’anni. Illuminazioni a volte, più spesso ballate. In ogni
caso riflessioni, momenti di un passato di impegno e di confronto col presente
non sempre gratificante. Con l’influsso non solo di scrittori letterari come
Borges, ma anche di compositori come Dylan. Il linguaggio tiene. La retorica è
bandita, ma non gli affetti e le sensazioni. Qui di seguito due testi dalla
raccolta.
1.
CONSCIOUSNESS MANTRA
Il rapido fluire del
pensiero
scatti continui dei
flash
concatenazioni che si
afferrano
un fiume senza inizio
e senza fine.
2.
SVARIARE ONIRICO
Formulette
autoconsolatorie
nel migliore dei
mondi possibili
in questi anni
coscienziosamente defilati
una calligrafia
inconfondibile
le coordinate strette
attorno a quell’idea
apparsa come una
magnifica insidia
il ghigno sensibile
nelle trame elettriche e sintetiche
con qualche
ammiccamento casomai in combutta.
Dico solo:
lo svariare onirico
la sua goccia di
veleno
la pillola per
attraversare lo specchio della consuetudine.
[Introduzione di
Roberto Bertoni. Testi di Gian Paolo Ragnoli]