29/01/17

Don DeLillo, ZERO K



[Urban Future Shadowing Nature (Singapore 2016). Foto Rb]


Don DeLillo, Zero K. New York, Scribner, e Londra, Picador, 2016


Un motivo classicamente fantascientifico, l’ibernazione, viene utilizzato in ambito onirico, o, come si legge nel corso della narrazione, “in the spirit of a well-disciplined dream” (p. 84), con una serie di quadri che si succedono come in una fantasmagoria surreale, articolata però con lentezza, e accompagnata da riflessioni che rappresentano i pensieri di alcuni personaggi, il narratore in prima persona, di nome Jeffrey, e l’ibernata, denominata Artis, che è la seconda moglie di suo padre Ross, ricco finanziere.

Ross ha scelto assieme ad Artis l’ibernazione per consentire una cura per il cancro da cui è affetta al risveglio qualora le tecnologie consentissero a quel punto una più degna sopravvivenza. Decide di seguirla, ma si ritrae all’ultimo momento, adducendo responsabilità verso la vita e la società, tuttavia rimodificando la propria posizione e facendosi ibernare a sua volta due anni dopo nell’ultima parte del romanzo.

Tra le basi scientifiche destinate a conferire credibilità all’ipotesi dell’ibernazione, Zero K indica la temperatura dello zero assoluto, dove K sta per l’unità di misura kelvin, ideata da Lord William Kelvin (1924-1907), citato a p. 143.

Un elemento essenziale, di accostamento fantascientifico, è lo spazio allucinato e asettico in cui si svolge il rituale tecnologico/religioso che accompagna gli ibernandi. Un luogo, ci informa una dichiarazione metanarrativa, “located at the far margins of plausibility” (p. 115) con cavità sotterranee, pseudomonaci, medici e tecnici.

Una parte della narrativa si incentra su ricordi del narratore e la descrizione del rapporto con la sua partner, il figlio adottivo di lei e suo padre.

Sebbene il libro scorra per flussi non sempre diacronici e talora i pensieri dell’autore e quelli rappresentati dei personaggi abbiano un peso linguistico forse superiore alla profondità filosofica che si sforza di esprimere, si tratta nondimeno di un romanzo di interesse.


[Roberto Bertoni]