13/10/16

Paul Mason, POSTCAPITALISM


Sottotitolo: A Guide to Our Future. I ed. 2015. Londra, Penguin, 2016


Mason conduce una requisitoria a sfavore nel neoliberismo, ribadendo, come altri, che ha impoverito e creato ineguaglianze, ma aggiungendo che è un sintomo della scarsa vitalità del capitalismo. Da qui svolge un’argomentazione sulla possibilità di superamento di questo sistema economico e sociale.

Il discorso si fonda non solo sull’ingiustizia legata al neoliberismo, ma anche e soprattutto sulla sua inadeguatezza a rispondere ai bisogni di masse umane sul pianeta in modo adeguato.

In particolare, Mason ritiene che sarà lo sviluppo tecnologico a spingere in direzioni che conducano a superare il capitalismo attuale. Le ragioni sono tre:

1. “Information technology has reduced the need for work”;
2. “Information goods are corroding the market’s ability to form prices correctly”;
3. “We’re seeing the spontaneous rise of collaborative production” (p. XV).

Si dà la possibilità, con lo sviluppo tecnologico, e la produzione sempre più computerizzata, oltre alle collaborazioni internazionali via Internet, anche sul piano delle idee, di produrre merci in modo gratuito, un’idea che potrebbe diffondersi anche alla produzione materiale.

Un nuovo sistema economico e sociale sarà reso possibile anche dall’accrescimento universale dei livelli educativi e non tanto dalla classe operaia tradizionale, quanto dagli individui responsabilizzati che costituiscono i nuovi materiali umani, alternativi al sistema vigente.


[Roberto Bertoni]