21/06/16

Angelo Pini, IN PROSSIMITÀ DELLA SABBIA




[Sand (Brittas Bay 2015). Foto Rb]
Parole colpiscono di notte cose annodate,
di giorno dormono nella carta, sognando figure mancanti.
Alla luce del gioco disprezzato, colpisco letture di carestie,
divulgate in forma di lettere opache.
Colpisco ciarpame di disamore, diffuso sottofondo
nella cucina di pane e sangue.
In sottofondo di rosa purifico, col fuoco straniero,
il tarlo del fiammifero che si riaccende ovunque.
Colpisco, sbriciolando in pezzi di ceneri sillabe nemiche.
Sopravvivo, gemmando pietà con atomi disadorni al mio fianco,
da sfollato tramo in corriera additato strano,
ospitavo un cielo pieno di stelle nella pagina bianca.
Una cento placente per sognare in prossimità dell’urna,
parole capaci di raccontare la sabbia