07/01/12

Annamaria Ferramosca, TRE POESIE

1.

BALCONI

“There, is a tree swinging
And voices here
In the wind’s singing
More distant and more solemn
Than a fading star”
(T.S. Eliot)


è in questo luglio ipnotico che imparo
dove cominciano le architetture
ogni casa parte da un balcone
è là che cade
l’ammonizione ritmica
che il buio non interrompe
il verso sinusoidale
delle cicale che
dice ce ce ce
la solitudine di milioni d’anni
l’andataritorno fatale le le le

dovrei fare di ogni pagina un balcone
sospendere a mezz’aria
questa brutale precarietà che a tratti
sembra fermarsi poi
lo strepito continua
dovrei trovare parole catapulte
che impongano il silenzio
ai rami alle nebulose

è dal balcone che si chiede aiuto
e il muro il muro del grido
si tende - arco alla notte -
per una sim-patìa
fondersi ogni voce alla mia
come l’accordo
dell’acuto-soprano di stelle
con il basso-terrestre lamentevole

attesa ascolto ancora attesa
già è l’alba e si fa
luce ce ce ce


2.

DI VOCE ATTESA

una specie di lamento sottile
un gemito piccolo di gioia
come un timbro distorto per l’iridescenza delle acque
è la voce embrionale che attraversa la bolla salina
risuona nelle vene alla madre
e preme e le canta la sua elementare infanzia
chiede di sfolgorare in concerto nel giorno
dell’uscita luminosa quando
il minuscolo corpo verrà adagiato
sull’ addomepianeta che riconosce

l’emissione di onde alla madre si compie
per distacco di corone vocali sottili come aureole
e lei interpreta e trema e costruisce
un paesaggio di case-alberi-strade
divinazione al primo cammino
lei avvia un’assertiva preghiera
salute prima poi bellezza e buona sorte ex aequo

tutto accadrà dovrà accadere
per volontà- rito-destino
o solo
per un in-cantamento


3.

PASSAGGIO DI CODICI AL GATE DIECI

cantava per il suo piccolo
in un portoghese dolcissimo
oscillando piano col busto
e un’ignota sostanza soave
si amalgamava al latte la voce
trasmutava in onda comprensibile
a piccolo di donna
lattemusica e
cieli e foreste fruscio di ali di nidi
e lancinante una promessa
d’incondizionato amore

piano nel tepore dei suoni
sazio d’imprinting il bimbo
scivolava nel sonno



NOTA

Testi tratti da A. Ferramosca, CANTI DELLA PROSSIMITÀ in LA POESIA ANIMA MUNDI, a cura di Gianmario Lucini, Novi Ligure, Puntoacapo, 2010.