23/12/08

Mike Chopra-Gant, CINEMA AND HISTORY: THE TELLING OF STORIES

Londra e New York, Wallflower, 2008


Col proposito di esaminare alcune manifestazioni del contatto reciproco tra storia e cinema, sia nel senso di come i film di un determinato periodo esprimano concezioni diffuse e aspetti sociali contemporanei, sia di come il film del genere denominato storico esprimano e interpretino i fatti di cui parlano, la trattazione comprende varie riflessioni ed esempi.

Tra le domande che si pone l'autore, c'è quella di se "il fatto che i film rappresentano una strada più accessibile alle narrative relative al passato significhi che si debba garantire loro il medesimo status - in quanto forme valide di conoscenza del passato - di quello che si attribuisce alla storia scritta in modo accademico" (p. 7).

Logicamente il rigore dello studioso non è quanto normalmente si trova nelle pellicole cinematografiche sebbene anche nella storia pubblicata siano possibili distorsioni significative come quando viene rappresentata su celluloide.

La nostra opinione, non necessariamente coincidente con quella dell'autore, è che la ricostruzione per immagini filmiche oscilla tra la spettacolarizzazione (GLADIATOR), la distorsione attualizzante (MARIA ANTONIETTA), la lettura ideologizzata (SPARTACUS) e la ricostruzione accurata (GUERRA E PACE), sempre tenendo però anche conto della necessità del taglio degli eventi dovuto alla durata limitata dei film.

Concordiamo con Chopra-Gant ove sostiene che "il film storico va inteso come una modalità di scrittura della storia del passato", forse meno accademicamente attendibili della formulazione da parte degli esperti, ma tale da consentire un accesso al passato popolare e facile (p. 10).


[Renato Persòli]