15/11/07

Joe Wright, ATONEMENT (ESPIAZIONE)

2007. Sceneggiatura di Christopher Hampton. Con Brenda Blethyn, Romola Garai, Keira Knightley, James McAvoy, Vanessa Redgrave, Saoirse Ronan.

Si tratta dell'adattamento del romanzo di Ian McEwan, la cui tecnica metanarrativa è in parte resa attraverso spostamenti indietro nel tempo dell'azione filmica: vediamo una scena, poi la rivediamo con altri dettagli che mettono in rilievo la parzialità del punto di vista di chi l'ha osservata all'interno del film la prima volta e si introducono elementi nuovi che propongono un'altra interpretazione.

La verità non è unica; le prospettive sono plurali; le conseguenze sono tragiche, dato che si tratta di una storia in cui, in una famiglia altolocata, nel 1935, la tredicenne Briony (nell'ottima interpretazione dell'irlandese Saoirse Ronan), testimone di un presunto litigio (non tale) e di una scena carnale tra la sorella ventitreenne Cecilia (una Keira Knightley elegante ed espressiva) e Robby (James McAvoy, che dà al personaggio perplessità accanto alla sicurezza), figlio del giardiniere e laureato a Cambridge, in ragione anche di un messaggio volgare spedito per errore, ha immaginato una mania sessuale in Robby, e quando la cugina Lola subisce violenze da parte di un ospite della casa senza sapere chi sia il colpevole, Briony, testimone, forse per menzogna o forse per confusione e sovrapposizione dell'immaginazione sulla realtà, accusa Robbie, determinando la separazione dei giovani innmamorati, l'imprigionamento di lui, scarcerato poi per essere inviato militare in Francia e trovarsi nella disfatta di Dunkirk, mentre Cecilia è ora infermiera in un ospedale militare e Briony diciottenne (Romola Garai) in un altro.

In questo ritiro nel soccorso degli altri, Briony espia la propria responsabilità nelle due vite spezzate di Cecilia e Robby, che sembrerebbe si ritrovino, secondo il primo finale del film... Ma non è così: come nel romanzo, più drammaticamente entrambi muoiono a causa della guerra. Sarà Briony, diventata scrittrice, a raccontare da anziana (per mezzo del volto e dell'interpretazione di Vanessa Redgrave) la loro storia, cambiando il finale in un incontro per restituire loro la vita in comune che non avevano avuto.

Rappresentazione antimilitarista della guerra, con la scena della disfatta di Dunkirk ambientata in un ex Luna Park; e l'uccisione di una scolaresca colta in mezzo a un prato come se emergesse da un sogno.

Strana miscela di crudezza moderna e romanticismo quasi ottocentesco nelle vicente interpersonali, ben riuscita e dosata, con ottime prove di recitazione, insistenza sull'umano più che sulla colpa, sulla difficoltà a vivere con ciò che l'occhio vede e il cuore vorrebbe che l'occhio non sapesse.

Mondo di sogni quello della prima adolescenza di Briony; che, come la letteratura, distorce la realtà, influendo così gravemente sulla vita.


[Renato Persòli]