04/11/07

Gian Paolo Ragnoli, THE DARKEST HOUR

Sono giornate piene di tramonti
Le nostre
Di lunghe soste al bar
A chiederci chi siamo
Che cosa siamo stati.
Il vento ha soffiato via
Le nostre risposte
Nulla di noi rimane
Se non - a volte - il ricordo.
Sotto il selciato
La spiaggia che affannosamente cercavamo
Nei giorni selvaggi del maggio
Non l’abbiamo neppure intravista
E più d’uno oggi tra noi
Dispera della sua esistenza
Tanto il peso del mondo ci ha resi
Scettici, introversi
E più soli.

Quel fuoco segreto che accendeva i nostri occhi
Li illuminava con la fiamma del desiderio
Da troppi anni non risplende.
Cantavamo "L’ora più buia
È quella che precede l’alba".
Ripeterlo adesso la voce trema
E si spezza
A metà del verso.


NOTA

"L'ora più buia è quella che precede l'alba" è un verso
di una folk song cantata da Pete Seeger, QUITE EARLY MORNING.